Prevenzione tumori del seno, al via la campagna di Komen Italia

Per diagnosi precoce e recuperare ritardi causati dalla pandemia

Il mese internazionale della prevenzione dei tumori del seno assume quest’anno un significato ancora più importante per i gravi ‘danni collaterali’ che la pandemia da Covid-19 ha causato in campo oncologico: ritardi negli interventi chirurgici, nelle prestazioni terapeutiche salvavita e blocco completo per sei mesi dei programmi di screening con 1 milione di esami mammografici in meno e oltre 3.500 donne che hanno scoperto di avere un tumore del seno in fase più avanzata.

Per aiutare a recuperare il tempo perduto negli ultimi due anni la Komen Italia ha intensificato le attività della ‘Carovana della Prevenzione’: utilizzando le sue 4 unità mobili ad alta tecnologia e lavorando fianco a fianco con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e altri partner clinici, ha offerto la possibilità di effettuare gratuitamente ‘a domicilio’ gli esami di diagnosi precoce dei tumori del seno ad oltre 30.000 donne, in modo particolare a coloro che vivono condizioni di maggiore fragilità sociale ed economica.

‘Il Policlinico Gemelli partecipa con grande impegno a questo articolato progetto di prevenzione dedicato alla popolazione femminile – spiega il professor Marco Elefanti, Direttore generale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – ed è ancora una volta insieme a Komen Italia con cui condivide l’attenzione per la tutela della salute delle donne. Al Gemelli, infatti, trovano accoglienza e cure un numero elevato di donne malate di tumore intercettate durante il percorso di prevenzione della Carovana. Grazie a questo progetto il Gemelli si apre al territorio delle regioni italiane con la presenza delle nostre equipe mediche vicine alla popolazione femminile, in particolare alle donne più fragili e disagiate, dando risposte ai loro bisogni di salute’.

Per favorire il rafforzamento di questo impegno nella diagnosi precoce, il Ministero della Cultura ha scelto di affiancare nuovamente la Komen Italia nella campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘La Prevenzione è il nostro Capolavoro’: durante il mese di ottobre, a tutti coloro che sceglieranno di sostenere le attività della Carovana con una donazione sul sito www.prevenzione.komen.it, il MIC offrirà l’accesso gratuito a molti musei statali (in allegato la lista). Il simbolo di questa nuova campagna è il Ritratto di Giovinetta di Andrea Della Robbia custodito al Museo del Bargello di Firenze che è inoltre visitabile gratuitamente da chi partecipa con la donazione.

Per rimarcare il valore di questa collaborazione istituzionale, la Komen Italia ha scelto di dare avvio anticipato al Mese della Prevenzione, organizzando il 28 settembre a Roma, a Piazza Venezia, una speciale giornata di screening mammografici dedicata alle dipendenti del MIC.

‘E’ un grandissimo piacere anche quest’anno – ha detto Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura: – poter collaborare con Komen Italia per un progetto straordinario che unisce la bellezza e la prevenzione oncologica. L’impegno del Ministero della Cultura è massimo. Questa iniziativa testimonia il significato profondo dell’arte come cura e della visita al museo come esperienza inclusiva capace di trasmettere benessere culturale e fisico’.

Per Marina Giuseppone, direttore generale Organizzazione Ministero della Cultura, ‘il Ministero della Cultura crede molto in questo progetto di prevenzione e ha scelto di sostenere Komen Italia nella sfida di sensibilizzazione e raccolta fondi per supportare la Carovana della Prevenzione e convincere quante più persone ad effettuare gli screening oncologici. Coniugare la cultura e la bellezza dei musei italiani con la salute e la prevenzione oncologica è una sfida nella quale il Ministero è in prima fila da sempre. Quest’anno, oltre alla possibilità di visitare gratuitamente i musei italiani, abbiamo voluto organizzare, per il 28 settembre, a Piazza Venezia, una speciale giornata di screening mammografici dedicata alle dipendenti del MiC, dando così l’avvio con anticipo al mese della prevenzione di Komen Italia’.

Per dar vita dal mese di ottobre ad una nuova serie di iniziative che aiutino concretamente a proteggere la salute femminile, la Komen Italia ha invitato i suoi partner a unire le forze in un impegno straordinario.

‘La pandemia ha creato grandi danni anche in campo oncologico – ha dichiarato il prof. Riccardo Masetti, presidente della Komen Italia e direttore del Centro di Senologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – e solo attraverso una grande unione di forze sarà possibile recuperare in fretta il terreno perduto. E’ per questo che la Komen Italia ha invitato i suoi partner principali ad impegnarsi insieme durante il Mese della Prevenzione a sostegno di nuovi progetti di tutela della salute femminile’.

Così, grazie ai partner Procter&Gamble e Fondo FASDA- Unisalute, dal mese di ottobre Komen Italia potrà organizzare 20 giornate aggiuntive di prevenzione nelle regioni del Sud Italia (dove i programmi di diagnosi precoce sono da sempre più fragili) e attivare quattro contratti di collaborazione professionale per rafforzare il personale medico e sanitario della Carovana. In prima linea per il progetto Carovana della Prevenzione anche Autostrade per l’Italia, Boots e il Tour Rosa di McArthurGlen Group, appena conclusosi negli outlet italiani e che sarà confermato anche nel 2023.

Sempre ad ottobre, la Komen Italia avvierà anche iniziative di prevenzione primaria per rimarcare l’importanza della sana alimentazione e dell’attività fisica come strumenti di protezione della salute. In occasione del Villaggio Coldiretti, in programma a Milano al Castello Sforzesco dal 30 settembre al 2 ottobre, i nutrizionisti del Centro Komen Italia di Terapie Integrate in Oncologia svolgeranno seminari e consulenze specialistiche nello spazio di Campagna Amica e Terranostra per incoraggiare l’utilizzo dei prodotti di stagione.

Inoltre, l’8 ottobre al Circolo Olgiata si svolgerà un’altra tappa del progetto Golf for the Cure, organizzato con la Federazione Italiana Golf per evidenziare l’importanza dell’attività fisica e sportiva nell’azione di contrasto ai tumori del seno.

Oltre ad impegnarsi in queste attività di promozione della prevenzione, la Komen Italia darà avvio ad altre iniziative volte a tenere alta l’attenzione sul tema dei tumori del seno, rafforzare i percorsi di cura e raccogliere fondi.

Dal 30 settembre al 2 ottobre si svolgerà la terza edizione della Race for the Cure di Matera e dal 7 al 9 ottobre la settima edizione della Race for the Cure di Brescia con i relativi Villaggi della Salute, organizzati grazie alla storica partnership con la Fondazione J&J.

Il 20 ottobre, in una grande giornata di sensibilizzazione all’Isola Tiberina a Roma, sarà presentato un nuovo progetto di collaborazione tra due delle più importanti Breast Unit della Regione Lazio (quella del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e quella del Fatebenefratelli Isola Tiberina) e le loro rispettive associazioni pazienti (la Komen Italia e Beatrice Onlus). Questa innovativa unione di forze consentirà di migliorare ulteriormente i percorsi terapeutici delle oltre 1500 donne con tumore del seno che ogni anno affidano le proprie cure a queste due strutture di eccellenza.

Durante il Mese della Prevenzione prenderà il via il ‘Progetto Sicilia’ della Komen Italia che consentirà tra l’altro di espandere ulteriormente le attività della Carovana della Prevenzione. Grazie all’allestimento di una prima ‘Unità Mobile Territoriale’ della Carovana, che opererà continuativamente in Sicilia in piena sinergia con le Istituzioni sanitarie dell’isola, sarà possibile offrire esami di diagnosi precoce dei tumori del seno alle donne residenti in comuni geograficamente più isolati, dove la prevenzione arriva con più difficoltà. Il progetto prevede anche iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi, tra cui l’organizzazione di una Race for the Cure a Palermo.

Sempre nel mese di ottobre altri partner, tra cui SMEG, Vidermina, SLAMP, LPG, ed HP, uniranno le forze a sostegno dei progetti di Komen Italia dando vita a progetti di marketing sociale o sviluppando prodotti ‘in rosa’ limited edition dedicati alla raccolta fondi e sensibilizzando i propri clienti online e presso gli store.

Con il patrocinio di Komen Italia e della Fondazione Lucè Onlus che con Komen Italia ha già realizzato un punto d’ascolto al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, in occasione della conferenza stampa, sono state presentate in esclusiva le prime immagini del cortometraggio di Benedicta Boccoli: ‘Come un Fiore’, prodotto da Andromeda Film ed Helios Film. Un cortometraggio artistico che affronta il delicato tema del tumore del seno, dell’accettazione del proprio corpo e della rinascita. Un racconto intimo e personale vissuto dalla stessa regista. Un inno alla vita. Un racconto dalle sfumature oniriche, i ricordi d’infanzia, un’isola felice e… un fiore.

Il Programma X Factor (Sky) aderirà alla campagna con un appello di Ambra Angiolini durante la puntata Bootcamp. Il messaggio di prevenzione sarà inoltre rilanciato dai conduttori di SkyTG 24 che diventeranno per un giorno Ambasciatori della Prevenzione. L’appello sarà sostenuto anche da tanti volti noti dello spettacolo, dello sport e della televisione che indosseranno l’iconico Ribbon Rosa di Komen Italia e anche dal mondo del web attraverso i post e le stories degli influencer.

Fonte: askanews.it

Medici famiglia: vaccino raccomandato a diabetici e donne in gravidanza

I tassi di diffusione dell’influenza sono in crescita, con il picco previsto prima di Natale. Per questo i medici di famiglia della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie raccomandano di accelerare i tempi ed estendere la copertura delle vaccinazioni antinfluenzali in corso, con particolare attenzione ai soggetti fragili. Questo l’appello lanciato dal 40° Congresso Nazionale SIMG, che è in corso a Firenze, e durerà fino al 25 novembre. “I dati registrati nell’ultima settimana, quella del 17 novembre, hanno riportato circa 400mila persone colpite dal virus influenzale, un’incidenza del 6,7 per mille nella popolazione generale – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente eletto SIMG – al momento la diffusione dell’influenza è leggermente superiore alla soglia epidemica, ma si registra un andamento in crescita, con la curva che molto probabilmente proseguirà nelle prossime settimane, fino a raggiungere il picco poco prima di natale”.

Da metà ottobre è attiva la campagna vaccinale in tutte le regioni italiane. “Soprattutto nei soggetti fragili, si devono raggiungere delle coperture maggiori rispetto allo scorso anno, quando il tasso di copertura si è attestato al 56%, ben lontano dal 75% auspicabile e dal 95% ottimale – evidenzia Alessandro Rossi – ogni punto di copertura in più, come confermano i dati della letteratura, corrisponde a un abbassamento diretto della mortalità e dell’ospedalizzazione, che colpiscono soprattutto i pazienti anziani e i più fragili, per i quali la vaccinazione non è più solo consigliata, ma raccomandata. Tra questi vi sono due popolazioni a cui bisogna prestare particolare attenzione: i pazienti diabetici di qualsiasi età, in quanto il diabete per le sue caratteristiche espone maggiormente alle conseguenze più nefaste del virus influenzale, e le donne in gravidanza a qualsiasi settimana, poiché il vaccino è sicuro e protegge sia la donna che il feto. Non va trascurata l’indicazione della vaccinazione a tutto il resto della popolazione giovane e adulta per proteggere sia se stessi che la comunità e i contatti diretti di queste persone. La SIMG ha predisposto strumenti formativi e informativi per favorire le somministrazioni dei vaccini, specificando l’importanza di usarne due specifiche tipologie sulle categorie più fragili, quello adiuvato e quello ad alto dosaggio, che si sono rivelati maggiormente efficaci nel prevenire mortalità e ospedalizzazione”. “La campagna vaccinale contro l’influenza, inoltre – conclude Rossi – rappresenta un fattore in grado di promuovere anche gli altri vaccini per l’adulto, dal booster aggiornato contro le più recenti varianti del Covid-19, da rilanciare fortemente in questa fase, a quelli contro Pneumococco e Herpes Zoster. Sono tutti somministrabili nel corso della stessa seduta del vaccino antinfluenzale”.


Fonte: askanews.it

Rischio di sviluppare deficit sensoriali

Oggi in Italia la percentuale dei bambini nati pretermine varia tra il 7 e il 10%: ogni anno nel nostro Paese nascono prima del termine tra i 25.000 e i 30.000 neonati, circa 1 bambino su 10, la maggior parte non gravemente prematuri (i cosiddetti “late preterm”), mentre sono circa 0.9-1% i nati “molto” o “estremamente” pretermine. Domani 17 novembre ricorre, come ogni anno, la Giornata Mondiale della Prematurità, World Prematurity Day, istituita nel 2008 e riconosciuta dal Parlamento europeo grazie all’impegno della European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nascita pretermine. In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, la SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sottolinea l’importanza dell’intervento precoce per i bambini a rischio di sviluppare disturbi del neurosviluppo. “La prematurità – spiega Elisa Fazzi, Presidente SINPIA, Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia – è una condizione che può comportare un aumento del rischio di sviluppare oltre alla Paralisi cerebrale infantile spesso associata a deficit sensoriali, in particolare visivi e cognitivi di varia entità, disturbi del neurosviluppo, tra cui disturbi dell’apprendimento, del linguaggio e del comportamento, fino ai quadri di disturbo dello spettro autistico o di deficit di attenzione e/o iperattività spesso in comorbidità. L’intervento precoce, che si fonda su strategie di intervento centrate sulla famiglia e sull’arricchimento ambientale, può essere iniziato già nelle prime settimane di vita e può includere interventi di tipo riabilitativo, ma anche di sostegno alla genitorialità con interventi educativi, psicologici e sociali”.

Notevoli passi avanti sono stati compiuti dalla scienza e, oggi, anche per i bambini che nascono prima delle 27-28 settimane la possibilità di sopravvivere è alta, superiore al 70%, sebbene all’aumento della sopravvivenza non corrisponda anche una simile drastica diminuzione delle problematiche presentate a distanza di anni. L’incidenza dei disturbi del neurosviluppo nei bambini nati pretermine è stimata intorno al 20%, mentre la paralisi cerebrale infantile colpisce circa il 10% dei neonati con prematurità di grado elevato, e rappresenta la causa più frequente di disabilità motoria nei bambini. “E facile intuire – interviene Simona Orcesi, professore associato di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università di Pavia e membro del Consiglio Direttivo della SINPIA – che più è grave la prematurità, con età gestazionale e peso neonatale molto bassi, maggiormente diminuiscono le possibilità di sopravvivenza mentre aumentano le complicanze, sebbene negli ultimi decenni abbiamo potuto assistere ad un significativo miglioramento delle tecniche ostetriche e delle cure intensive neonatali. Nell’evoluzione neuropsichica dei gravi pretermine sono però ancora presenti fragilità cognitive e comportamentali, difficoltà di regolazione delle emozioni, quadri clinici che rientrano nei disturbi del neurosviluppo che a volte si evidenziano più avanti, in età scolare. Si tratta di problemi spesso considerati più lievi che invece possono compromettere la qualità di vita dei bambini e delle famiglie”.

Le nuove tecniche di studio con Risonanza Magnetica cerebrale stanno dimostrando sempre di più che nascere pretermine può compromettere la maturazione cerebrale, soprattutto per i più prematuri. L’altra faccia della medaglia in questo contesto, però, è che la maturazione cerebrale al di fuori dell’ambiente intrauterino è anche facilmente modificabile grazie alle caratteristiche di plasticità del sistema nervoso in via di sviluppo, cioè alla capacità del sistema nervoso di riorganizzarsi in modo funzionale in risposta a cambiamenti e ad esperienze ambientali.

“Ogni influsso ambientale esterno – aggiunge Elisa Fazzi – si inserisce in un processo di scambio reciproco continuo tra afferenze ambientali e modificabilità delle reti neurali e contribuisce a plasmare l’encefalo stesso. Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha confermato che l’ambiente può influire molto e positivamente sulla plasticità cerebrale: rappresenta un “farmaco” potente che abbiamo a disposizione fin dai primi giorni di vita di un bambino pretermine e può influenzare positivamente il suo sviluppo in condizioni di fragilità, agendo, ad esempio, attraverso meccanismi epigenetici, regolando l’espressione genica ed esercitando un ruolo protettivo”.


Fonte: askanews.it

Ricerca Iqvia per Reckitt

Un italiano su due non ha mai sentito parlare di antibiotico resistenza e il 46% di essi utilizzerebbe gli antibiotici anche per infezioni virali. Inoltre, il 74% dei rispondenti afferma di aver utilizzato antibiotici negli ultimi dodici mesi, e di questi ben il 56% lo ha fatto per infezioni del tratto respiratorio superiore, come mal di gola/faringite, laringite e tonsillite. Questa è la fotografia che emerge dalla ricerca sull’utilizzo degli antibiotici da parte degli italiani e alla loro conoscenza e sensibilità sull’antibiotico-resistenza svolta da IQVIA, società a livello globale nell’elaborazione ed analisi dei dati in ambito sanitario, in collaborazione con Reckitt, una delle società multinazionali nell’ambito dei prodotti OTC per la cura del mal di gola. La ricerca, condotta su un campione di oltre 1.300 individui, rappresentativo della popolazione italiana adulta, e presentata in occasione della Settimana Mondiale sull’Uso Consapevole degli Antibiotici dal 18 al 24 novembre 2023, conferma la necessità di impegno in questo ambito, in cui Reckitt è già attiva a livello globale e pronta a definirsi con concrete progettualità anche in Italia. Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è infatti oggi poco conosciuto dai cittadini italiani, nonostante i dati siano molto allarmanti: annualmente in Italia muoiono circa 11.000 persone per infezioni che non possono essere curate a causa della resistenza agli antibiotici, mentre a livello mondiale, rispetto a questo problema, si stimano 10 milioni di morti ogni anno entro il 2050.

L’uso inappropriato di un antibiotico può nascere da una scarsa conoscenza circa le modalità corrette di utilizzo di quest’ultimo e dall’assenza di una valutazione medica. Per curare le comuni infezioni delle vie respiratorie superiori, quelle di origine virale come ad esempio raffreddore, influenza e, nella maggior parte dei casi il mal di gola, gli antibiotici molto spesso non sono necessari, proprio perché si tratta di infezioni sostenute da virus, contro i quali gli antibiotici non esplicano alcun effetto terapeutico. Utilizzare frequentemente gli antibiotici, per l’appunto, porta a sviluppare un adattamento di alcuni microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere, resistere e, perfino, proliferare in presenza di una concentrazione di un agente antibatterico, generalmente sufficiente ad inibire o uccidere microrganismi della stessa specie, rendendo, così, l’azione dell’antibiotico inefficace. Parlando di mal di gola, ad esempio, anche AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – ha ormai accertato che in 9 casi su 10il mal di gola è di origine virale e non batterica, e quindi non necessita dell’assunzione dell’antibiotico per la sua cura. Ciò nonostante, in Italia, il mal di gola rappresenta, tra le patologie elencate, quella con la più alta percentuale di utilizzo inappropriato di antibiotici, come evidenziato nel rapporto nazionale del 2021 redatto proprio dall’AIFA sull’utilizzo degli antibiotici in Italia. «Il mal di gola costituisce uno dei motivi più comuni per cui i pazienti si rivolgono al proprio medico e può avere un impatto negativo sostanziale sulla vita quotidiana di un individuo» sostiene Aurelio Sessa, specialista in medicina interna. «Sebbene doloroso e autolimitante, in molti casi si risolve entro 3-7 giorni, anche spontaneamente. Tuttavia, il disagio causato dai sintomi spinge i pazienti verso la richiesta e l’uso inappropriato degli antibiotici, fattore che contribuisce al crescente problema della resistenza antibiotica. Per il trattamento sintomatico del mal di gola possono risultare utili le formulazioni di FANS da somministrare a livello locale, come ad esempio quelle a base di flurbiprofene, poiché Il sollievo sintomatico conseguente all’applicazione locale di FANS rappresenterebbe quindi un fattore rilevante per i pazienti, in grado così di ridurre l’uso inappropriato degli antibiotici» conclude Sessa. Dall’indagine, condotta da IQVIA per Reckitt, emerge, inoltre, come il medico di medicina generale continui ad essere il punto di riferimento per il paziente nella ricerca di informazioni (53%). Detto ciò, però, preoccupa il dato secondo cui 1 italiano su 2 non ha mai sentito parlare di antibiotico-resistenza e ancor di più, tra coloro che dichiarano di non averne sentito parlare, il 49% la definisce erroneamente e semplicemente come inefficacia dell’antibiotico, mentre il 45% pensa che questo fenomeno non possa diventare un vero e proprio problema. Ad aggravare ulteriormente la situazione, poi, ci sono le percentuali legate alle modalità di utilizzo degli antibiotici: il 41% non collega la resistenza all’antibiotico alla sua assunzione senza una reale necessità, il 49% è propenso ad utilizzare un antibiotico che ha già a disposizione a casa senza una nuova prescrizione e il 46% utilizzerebbe erroneamente antibiotici anche per curare infezioni virali, come l’influenza, senza approfondire con il medico.

 

Fonte: askanews.it

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